Ci occupiamo di risolvere i contenziosi in materia ereditaria, ottenendo risultati positivi anche stragiudizialmente.

La partenza per la definizione della divisione ereditaria è la definizione delle quote che spettano agli eredi.

Per poter procedere alla divisione dei beni, i potenziali eredi, prima devono accettare l’eredità e poi procedere alla attribuzione per quota. Per formare le quote, in assenza di testamento o in caso di contestazione del testamento, si forma la massa dei beni che appartenevano al defunto al tempo della morte; si detraggono i debiti in modo da far rimanere solo l’attivo (relictum); si riuniscono fittiziamente i beni di cui sia stato disposto a titolo di donazione, secondo il valore che hanno al tempo della successione; dalla somma dell’attivo e delle donazioni si forma l’asse ereditario sul quale viene calcolata la quota disponibile e la quota legittima.

Con questa modalità tutti gli eredi legittimari ricevono la quota loro spettante.

Cosa accade quando un bene è indivisibile?
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Chi determina il valore dei beni caduti in successione?
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